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Lore
Lontano da Casa
Celebriamo l'Aurora a prescindere da ciò che giace sotto i nostri piedi.
Del-3 guarda le onde del mare di metano e sospira.
Non vorrebbe soltanto tornare alla Città: vorrebbe tornare indietro nel tempo. A prima della Guerra Rossa, prima di aver perso così tante persone. L'Aurora, senza di loro, non è più la stessa. Ari le ha detto, il giorno in cui è arrivata su Titano, che si sarebbe ambientata presto. Ma se tutto ciò che l'aspetta anno dopo anno dev'essere questo luogo freddo, instabile e solitario, allora le sfugge che senso abbia il tutto.
Si sta sforzando così tanto di trattenere le lacrime che non si accorge del suo comandante. "Del."
Si mette sull'attenti. "Vicecomandante", dice. "Chiedo scusa, ero..."
"Riposo, soldato", dice Sloane con calore. "Entra. La cena è pronta."
Cena?
Del segue Sloane nella sala mensa, abbassandosi per evitare un fiocco di neve di carta appeso al soffitto. L'enorme e grezzo tavolo di metallo è coperto da una tovaglia blu e argento. Le razioni sono apparecchiate come fossero un banchetto improvvisato. Ari sta accendendo delle candele.
"Cos'è tutto questo?", chiede Del.
Il sorriso di Sloane è mite, ma orgoglioso. "Non sarà la Torre, ma non c'è motivo per cui non si debba festeggiare anche qui. Bene. Diamoci dentro."
